A la belva 'ngrata a la fin volgendosi
disse: "Statte zitta armeno vipera!"
da l'orrendo sciocco ripresosi.
Da sutta la petra cavata l'avea
strusciandogli 'ntorno irriconoscente
essa a la caviglia morso l'avea.
Niuno ne li paraggi spersi fuit
lo veleno lo sangue rapido 'volse
e la fine imminente fuit.