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A Geny, mia madre

Con mani pudiche ti cingerei i fianchi
i tuoi capelli ornerei coi fiori più belli
rideremo con lo stesso sorriso
per le buffe somiglianze
finché lo specchio verde della tua Anima
scenderà nell'azzurro della mia.
Poi, per saggiare l'intelligenza del mio cuore
mi lancerai una parola che dalla mia bocca
diventerà un verso
tu lo raccoglierai e ne farai una strafa
che inizi col mio nome e finisca con Amore!
Il tuo orgoglio allora sarà grande
quando saprai che al di là della tua carne
quel bambino che fissava le rondini
è diventato l'uomo che tu speravi.
Ora chiedo a Dio
che ti faccia alzare dal tuo letto di crisantemo
così potrai guardare sui miei occhi il tuo riflesso
e far con le mie parole la tua ultima danza.

 

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2 recensioni:

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  • Walter Tresoldi il 26/02/2017 00:04
    'Per saggiare l'intelligenza del mio cuore'...
    mi ha colpito questo verso perchè lo vedo come preludio a 'l'uomo che tu speravi'.
    Bei versi.
  • Rocco Michele LETTINI il 16/10/2016 05:18
    UNA DEDICA A CUORE APERTO... PER CHI È IL TESORO DELLA VITA... L'ADORATA MAMMA.
    LIETA DOMENICA FABIO.
    *****

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