dovevo
distogliere la testa da certe fesserie
quelle che ti rendono fragile
come quei capelli adagiati dietro al collo
che lasciavano un profumo impossibile
sul sedile posteriore
dovevo
smetterla di pensare che tutto era alla portata
che la vita poi la vivi
anche quando la minestra si fredda
e il silenzio mi faceva paura
ma non lo sapevo
mi credevo capace a fare tutto
e la solitudine credevo fosse solamente
una brutta cosa che si legge sui libri
e avrei dovuto strapparmi via il cuore
e metterlo dentro un'ampolla di vetro
prima che fosse troppo tardi
prima di sentire il sapore della pietra scivolarmi nel sangue.
ma io non faccio mai quello che devo
perché la mia pazzia m'impone un'incoerenza perfetta.
ci vuole molta pazzia per scrivere di sé
e ce ne vuole ancora di più
per vivere con questo vuoto sempre.