Tu, che non conosci broncio,
hai lo splendido vezzo d'un sorriso a luce matura,
stagliandoti nel campo soffocato d'erbacce infestanti.
come un infaticabile girasole, allargato in un abbraccio a dismisura
sei protettivo ombrellone di petali a raggiera,
offrendo riparo ad ogni minuscolo insetto che non trova sollievo
se non al balsamo della tua ombra.
ti incuriosisci e preoccupi per cose o persone d'insignificante parvenza
roteando il capo a trecentosessanta gradi
e, attorcigliando lo stelo del collo, in un entusiastico valzer con ciò che ti circonda.
con gaia spensieratezza mi trastullo al tuo fianco,
facendo capolino dalla corona illuminata da lampi di genio e originalità,
emozionandomi sempre, perché sai stupire con un niente.