accendi un cero questa notte,
te ne prego,
quando il rapido vento
s'insinuerà dalla finestra
fin dentro le tue ossa
e il buio sarà così melenso
e malinconico e accomodante.
dimentica le estati degli anni '90
e non soffrire più di vittimismo,
quella canzone che ti ribolle in mente,
ultimativa, da troppo tempo,
dimenticala.
ricorda che la gioia
è solo una questione di occhi.
e se tuoi occhi
si sono inzuppati
troppe volte
dalla voragine di ripetute lacrime,
impara a rimodulare lo sguardo.
vedi,
alcune sconfitte
nascondono la chiave
per mondi sconosciuti,
niente dura,
tutto è così superbamente mutevole.
guarda quell'uccello,
è stanco
e conosce la paura meglio di chiunque altro,
ma domani troverà qualche verme
e una pozza d'acqua da cui bere,
sazierà i suoi bisogni naturalmente,
per poi volare,
per poi morire.
il mondo è crudele, lo sai,
e la crudeltà, a volte, ti porta via delle energie,
ma sappi anche che le cose,
prima o dopo,
in qualche modo si mettono a posto da sole.
questa è una notte misteriosa
come tutte le notti,
e se il dolore invade il tuo spazio
avidamente,
tu ascolta il fuoco di queste parole.
la vita è incredibile,
non dimenticarlo,
e vivila,
come puoi,
a modo tuo.