17 la sfiga
io sono nato
lui è morto.
C'è il freddo e il gelo.
Eppure sono 30 primavere, e non so,
per me è solo un numero
e come tutti i numeri, per me,
non ha senso.
Continuo il mio cammino
tra i sentieri di una favola distorta,
lo so che sono strade senza senso.
Non ricordo niente, giuro,
sono solo con i miei passi stanchi
e non ho più paura,
ma mi faccio tenerezza da solo
anche adesso che perdo pezzi di me stesso
sono solo pesanti cerchi viola attorno agli occhi
gli auguri, le feste, non splendono,
sono solo
e non me ne vergogno.
Auguri!