Rughe sulla pelle
dall'anima al cuore,
segnano profonde
una strada d'amore.
Ebbre di passione,
nel calice ricolmo di emozioni.
Una pioggia di cristalli
dal proscenio discosto, io colgo,
fulmini e saette riempiono il cielo,
ma non annientano l'ardore,
anzi lo divampano...
devastando il buio.
A scagliar saette io invoco,
trafiggendoti di dolci pensieri,
l'impossibile non muore
e non resta inverno a gelar muto
se l'amore autentico
dice di essere
e non è vano.
Tu che perdoni i peccati
di un povero plebeo del cuore,
scavando e sotterrando le incomprensioni
e gli ostacoli della vita.
Solo tu...
per me
sai aprire una stella
nel palmo della tua mano
e mi baci di luce infinita.
Sempre!