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Tragedie, finte tragedie, borgo isonzo, Bruno
Ciao Bru!
Lunedi è Lunedi,
Martedi è Martedi.
non c'è psicoanalisi che tenga.
Specchio!
oh! specchio delle mie brame!
Avevamo mille domande ma il mondo stava in silenzio.
il caso è l'ombra delle forze che vedi.
Senza sensi di volti minacciosi che appaiono.
E tanto non importa niente a nessuno, perchè è tutto già accaduto!
Corda, collo, tempo e laccio
dal bunker nel villaggio.
vènti,
gli eventi.
Quadri dipinti,
duplicati,
gli accaduti,
sensazioni,
reificate, ologrammi che riappaiono alle 18 e 40,
come spettri che si pongono tutt'intorno a te,
lanci e monete.
Un suicidio il tuo costruito sul niente accumulato,
sul niente che hai lasciato,
la grande storia inghiotte Bruno l'imbianchino, amico di famiglia,
e questo
è quanto.
Meteorite,
nell'immenso,
tutto quello che hai intorno.
I piedi su una colonna di terra larga quanto il tuo tempo.
Tu e il cratere.
Animal,
animali da tempo,
che già d'ora s'io morissi per strada
i giornali direbbero:
"è morto un uomo!"
Solo, rabbioso,
vedevano gli occhi.
Amore e i suoi fratelli,
sussurrava il cuore.
Sassi di odio che portano affetto dentro ai linguaggi,
sciarade,
dal de rerum natura
alle ossa sepolte,
li,
sopra un pianeta solo.
Istrici,
distanze impossibili da colmare,
mondo umano,
occhi che sanguinano ancora dalle foreste antiche.
Lacrima Christi!
Dove tutti siamo,
Interiorità che sembrano immense ma invece sono immerse,
nelle radici degli altri.
Sempre qui e per sempre.
En passant.
Orde collettive che fingono sapori individuali.
Da piccolo vedevo mio nonno morto e mai conosciuto dietro le tende.
Lo diceva mia madre.
oh madre,
E quanti c'hanno pianto sull'assurdità delle cose,
della vita e della morte e poi sono morti tutti.
appesi coi piedi dritti
restati e arrestati tra le radici.
e quelli ridicoli?
quelli del "se non esistesse la morte non apprezzeresti la vita".
Tutti morti.
I masochisti filosofici,
tappi della peggior specie che chiudono energia che ribolle;
cameriere? una ribolla gialla.
leccare il pavimento e farselo piacere.
Ai miei invece, piace volare assenti
sulle pianure del dolore senza sentimento
portando con sè solo il dolore del sentimento,
per risentirsi nascere ancora.
e basta piangersi addosso!
storie bagnate dai pensieri di dio,
allucinazioni all'uscita dalla giungla
mentre imbocchi l'autostrada.
Parlami oh diva,
del pelide Achille che cadde in battaglia.
e mi ricordo che giocavo
al Tamagochi,
e c'era lei.
Oggi alzo gli occhi al cielo.
Poi dico questo lo bevo per te
e quest'altro lo bevo per Bruno.
Bruno dal volto scuro,
Bruno in mezzo alle capre,
Bruno che parla degli antichi romani,
Bruno d'estate,
Bruno che mi saluta sempre,
Bruno dal cui sguardo una mia parola s'era.
Uomini che esistono solo quando si riconoscono,
nomi che chiami quando senti le nubi.
Vivere, collezionare nomi,
gollum,
portare il veleno fin dentro alla pancia del drago.
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