Fare la corte alle cortigiane
è gioco presuntuoso
e tu con il tuo miglior sorriso
cogli una camelia e poi un'altra
in mano:
una rossa...
una bianca.
Ero la tua signora delle camelie,
mi hai colto
per lasciarmi appassire
lontano da te.
Gli egoisti non si curano mai da soli
e mai fra di loro.
Sono troppi i calcoli sbagliati
in questo gioco
che brucia come vita vera.
Eri il veleno che usavo come antidoto
e hai finito per intossicarmi.
Hai dato retta a tutto e a tutti,
all'etichetta,
ero un tuo oggetto?
Eccetto che al mio amore.
Come camelia sono appassita
ma a te non importa niente
fingi di disperarti
ma non te ne importa niente.
Cogli una camelia in mano...