Guida la mia mano cuore,
debole è il tuo richiamo.
Dimmi dov'è l'amore,
la forza, la fiducia.
Quella serenità perfetta
che illumini il cammino.
Scrivo nella mia stanza
fredda come l'inverno,
la verità sognando
che sveli dubbi arcani.
Mi perdo nei miei sogni
che simili a fantasmi
svaniscono nel nulla
prima ch'io li catturi.
Mi è compagna la notte
pur col sole invernale.
Raggi franano a terra
come vaghe promesse.
Sussurro le mie pene,
dolori ormai passati,
amori d'altro tempo,
irraggiungibili e muti.
Nulla più mi consola
dell'ieri che ho perduto.
Ed è ancora Natale
illusione d'affetti.