È come se per un tratto le tue forze ti abbiano abbandonato, Alessandro. È molto significativa, soprattutto nella forza che metti nelle laconiche parole "lacrime" e "cuore". Ti saluto
"Stimatissimi Poeti, spiego quello che ho cercato di trasmettere con alcuni termini e ripetizioni nella mia timida lirica: innanzitutto l'utilizzo di due "antistrofi" (lacrime e cuore) , per donare alla lirica un certo "tormento"... quale è il funerale e la veglia che lo accompagna. Per quanto concerne il verbo "rampollano": etimologicamente parlando significa "scaturire dalla terra, germogliare", oltre formarsi... nascere... ho pensato di utilizzare tale, per avere un connubio con il luogo di sepoltura.