L'odore dell'erba
appena falciata
m'inebria nel ricordo
di quando fanciullo
correvo scalzo
con la melodia dei grilli
e degli uccelli
rimiravo
i loro frulli.
Oggi
il bambino di ieri
non corre più sui prati
ma in bilico sul tempo
rubando ai giorni
il loro profilo più bello.
Con la clessidra in mano
gira le ore
come gira il vento
le pagine di un libro
scritto con la sabbia
che fugge dalle dita.
Ma non fuggono
i ricordi
quando hanno i piedi scalzi
e l'odore dei campi
da poco falciati
e nello sguardo
il volo degli uccelli.
I ricordi restano
indelebili
perché hanno scolpita
un'anima
quando
nel loro petto
batte il cuore e il tempo
del bambino
di ieri.