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Restano i ricordi

L'odore dell'erba
appena falciata
m'inebria nel ricordo
di quando fanciullo
correvo scalzo
con la melodia dei grilli
e degli uccelli
rimiravo
i loro frulli.
Oggi
il bambino di ieri
non corre più sui prati
ma in bilico sul tempo
rubando ai giorni
il loro profilo più bello.
Con la clessidra in mano
gira le ore
come gira il vento
le pagine di un libro
scritto con la sabbia
che fugge dalle dita.
Ma non fuggono
i ricordi
quando hanno i piedi scalzi
e l'odore dei campi
da poco falciati
e nello sguardo
il volo degli uccelli.
I ricordi restano
indelebili
perché hanno scolpita
un'anima
quando
nel loro petto
batte il cuore e il tempo
del bambino
di ieri.

 

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3 commenti     2 recensioni    

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2 recensioni:

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  • vincent corbo il 26/11/2017 11:48
    Complimenti per questa intensa poesia.
  • Gianni Spadavecchia il 22/11/2017 08:11
    Ritengo sia una delle più belle poesie che abbia letto negli ultimi mesi, trasmette subito qualcosa di vero e concreto. Quel bambino che oggi corre tra ore ed impegni per raccogliere quelle briciole di infantilità dentro ogni giornata.
    Davvero una bella poesia, racchiude tutto il rammarico di quei ricordi molto lontani.
    I miei complimenti.

3 commenti:

  • giuseppe il 07/12/2017 22:25
    I ricordi dell'infanzia sono palpabili. Belle immagini!
  • Floriana Bianchi il 22/11/2017 12:46
    belaaaa!... quella clessidra come una girandola, senza fine... bravo!
  • Massimiliano SANFILIPPO il 22/11/2017 08:37
    Bellissima poesia, la saggezza dell'uomo adulto che rimpiange la libertà del bambino spensierato.

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