Tutto sarà finito, un certo giorno:
un minuto, un secondo segneranno
la scomparsa del corpo che si muove,
della mente che pensa e s'emoziona.
Ritorneremo in quella nera zona
dell'universo, dove cose nuove
non accadono più, e più non fanno
nascere né la notte né altro giorno.
Toglieremo i belletti a quelle vaghe
filosofie idealistiche che genti
parecchio sognatrici hanno inventato,
e a religioni di consolazione.
Raggiungeremo quella condizione
cui la Natura tutti ha destinato,
per non ridurre noi solo, altrimenti,
a improbabili Dei di forme vaghe.