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Finchè

Dalle mani curve
spasmodiche
carezze sfuggenti
sfioranti pelle umana
finchè materia del corpo
finchè movimento ancor
finchè tatto ancor sentii
come un orecchio sul mondo
ancora riverso nell'impercettibile espirare
filo di vento soffiato
suono di parole nei giorni trascorsi...

Come dai piedi ancor camminanti
passi d'uomo invecchiato
mai conteggiati
per conoscer la strada
persa nel tempo
dilaniatore di vita reale
assurda costrizione terrestre
del pensiero imprigionato nella cavità ossea
dell'animale misero onnipotente
finchè carne degeneri
finchè vecchiaia decrepita
finchè morte mi salvi...

 

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1 commenti:

  • Gianni Spadavecchia il 29/12/2017 08:24
    Poesia con buon ritmo, si legge tutta d'un fiato.
    Piaciuta.

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