L'aura settembrina
non ringrazio
Per il tedio antico
e le ricordanze
Per gli olezzi volati via
e le stridenti risa estinte
Per le lagrime versate
nella greggia coppa
Per l'alcol che
rigava le gote
Per i notturni fumi
e al dì gli affanni
Per le attese mute
e interminate
Per l'arte pulsante che
dimorava ovunque
Per le subitanee
pugnalate siberiane
Per il buio che alla notte
mi scortava a casa
Per il baratro che mi
rincalzava le coperte
Per tutto ciò non
rendo grazie