Sono un poeta che non crede più all'amore
ma che puntualmente ci ricasca.
Perché amare è la necessità
di sentirsi completi.
Sono un muro su cui le unghie scivolano
ma che comunque sente dolore.
Perché non mostrare emozioni
non vuol dire non averne.
Sono l'anticonformismo che prevarica
sulla solita filastrocca dell'essere felici.
Perché crescendo o ti illudi di più
o smetti di farlo.
Sono la schiuma dell'onda che aspetta di infrangersi
sugli scogli pur sapendo di uscirne sconfitta.
Perché spesso sbatterci la testa è
l'unico modo di capirci qualcosa.
Ma anche contro ogni convenzione,
il tuo amore, o forse il mio,
è indispensabile.
Perché è l'unica sensazione capace
di farti sentire fragile e invincibile
nello stesso identico momento.