Per prima te ne sei andata,
all’alba della vita,
piccola bimba nata malata
per “colpe” mai avute
ma solo ereditate
e tu, sua madre, anche tu
l’hai raggiunta patendo l’inferno
di cui questo Stato è il guardiano
e dispensatore di morte.
Poi sei partito anche tu,
padre mio,
non sempre amato,
ma anche la tua esistenza
fatta di sacrifici
non è servita ad evitare
una dolorosa morte.
Poi Tu, Madre,
il nostro Angelo,
che hai saputo tenerci uniti,
che hai accudito, pianto
per vederli morire poi tra le tue braccia
nipote, figlia e marito
ed alla fine forse per te
la morte è stata un sollievo.
A tutti voi, che mi mancate sempre,
anche se il dolore mi accompagna ovunque,
voglio che mi vediate sorridere,
per la gioia di avervi avuto.