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Cico

Mi sembra di veder spuntare
Il tuo musino dalla porta,
sento il tuo flebile miagolio
e i tuoi passi silenziosi.

Saltavi sopra il letto,
ti accoccolavi sulla mia pancia
e cominciavi a far le fusa
e a impastare con le zampine.

Mi mancano i tuoi occhi verdi
che mi scrutano, i morsetti
che mi davi sulle dita,
il tuo seguirmi passo passo
in giardino, il tuo correre
verso la ciotola col cibo
appena aprivo la porta,
il tuo rincorrere Celeste,
la vecchierella di casa,
le tue lotte con Ross e Dora,
il tuo rompere i coglioni a Zagor
che sopportava pazientemente.


Ci sono gli altri, è vero,
ma ognuno di voi è unico,
ognuno di voi ha il suo carattere,
ognuno di voi è come un figlio da accudire,
e quando qualcuno di voi se ne va
si sente un vuoto dentro
difficile da colmare.

Ancora di più con te, piccolo Cico,
con te che sembri essere stato
inghiottito dalle tenebre
in una notte d'estate.

Ti aspetterò, non posso fare altro,
fino a quando una mattina
sarai ancora il primo davanti
al portone a chiedere di mangiare,
e allora faremo una gran festa,
con cani, gatti e i folletti dispettosi
che ti hanno tenuto un po' con loro.

 

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1 commenti:

  • Nicola Lo Conte il 26/12/2019 16:26
    Delicati versi che rievocano piccoli occhi verdi che sapevano parlare.

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