I cani come Igor non abbaiano,
i cani come Igor respirano aria pura,
annusano l'erba bagnata di pioggia
e guardano verso l'orizzonte lontano.
I cani come Igor hanno conosciuto
la fame, il freddo, la tristezza e la solitudine
ma sanno che cos'è una carezza,
anche se non l'hanno mai avuta.
I cani come Igor ti guardano negli occhi
perché capiscono la tua essenza con lo sguardo
e i loro occhi sono scrigni che conservano
un passato di sangue, dolore e lacrime
e un presente di dolcezza e gratitudine.
Non ci può essere vita legati a una catena
o dietro le sbarre di recinti angusti
non c'è vita senza poter correre
e rotolarsi sull'erba fresca di rugiada.
I cani come Igor sono angeli
che si son persi nella nebbia,
accoccolati nella strada
nel gelo dell'inverno
alla luce di una lampada
che filtra da una finestra chiusa.
I cani come Igor mangiano
gli avanzi delle stelle,
bevono le gocce della pioggia
e se li guardi muovono la coda
perché non sanno odiare.
I cani come Igor sono angeli caduti
che aspettano chi ha ali
per portarli su nel cielo
tra albe in riva al mare
e tramonti là sulla collina.
Camminano con passo stanco,
ma sanno dove andare,
cercano solo una scodella piena
e un abbraccio dato con il cuore.
I cani come Igor pensano di avere
ma non sanno del loro dare,
perché danno anche senza avere,
regalano l'ingenuità di un bambino
e la calma quieta di un anziano.
Vivi, adesso Igor, vivi,
ascolta il vento tra le foglie,
senti i raggi del sole sulla pelle,
segui i passi di Francesca
e scalda il suo cuore nobile
con la tua presenza quieta
e con i tuoi occhi fissi dentro i suoi
a dichiarare un eterno amore.