Nascoste nel tuo grembo
stanno briciole di universo
come scintille di divinità
che racchiudono la vita.
Tu che sei grazia, bellezza
e forza che muove il mondo
spesso raccogli per la tua strada
sputi, offese e lacrime di rabbia.
Nasci sovente col marchio
dell'infamia e del rifiuto
come essere inferiore
al cospetto della maschile prepotenza.
Si nega a te il diritto al piacere,
alla gioia, alla libertà,
perché sei figlia, moglie, madre
legata al volere di qualcuno.
Ti hanno bruciata, calpestata, chiusa
dietro sbarre e legata a letti
perché chiedevi solo la tua libertà
e il diritto a sentirti uguale.
Ahi, quanto è miope e fallace
l'umanità che si regge sulla
forza bruta e sulle credenze
stupide di religioni e superstizioni.
Io ti omaggio, donna,
io ti ringrazio per la tua esistenza,
perché tu sei luce e dai la luce,
perché tu sei amore e dai amore.
Non so se esiste un'altra vita
e se esiste il Paradiso,
ma a me basta ammirare
la vostra leggiadria,
il vostro sorriso,
la bellezza dei vostri occhi
e lo splendore della vostra anima
per capire che in questa vita
aver goduto della vostra compagnia
è più che aver visto il Paradiso.