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Amarezza senza fine

E ancora dolente ricordo
lambisce il pensiero
di quel che fu l'angoscia
trascinante di delirio,
e ritorna in mente
il cammino stupito
e intimorito poi di vergogna
della storia umana...
Memoria di un popolo sfregiato,
umiliato da regimi impositivi,
ignobili di ideologie narranti
la supremazia di razze,
che cancellava il senso d'umanità.
Oh la morte, come infima
soluzione in quelle menti che,
indifferenti, si sollazzavano
a destinare cuori di bimbi,
di giovinette, di madri e padri e vecchi,
negli ombrosi lager approntati
al macabro genocidio.
Che amarezza senza fine lascia
la storia di quel ricordo infame,
e ogni volta, ogni anno,
chinando il capo di commozione,
si chiede perdono al massacrato
popolo ebreo innocente,
e a quello di oggi, che talvolta
appare ancora essere offeso
da oppressioni di pensieri e gesti
inneggianti forse quel male.

 

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