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Alla fine del giro di giostra

Corriamo, corriamo per scalare
piramidi fatte di cartone,
corriamo per arrivare primi
ad un traguardo fatto di fango.

Usiamo le armi del disprezzo,
i rasoi taglienti delle lingue,
le mani strette a pugno
per colpire chi ci sta intorno.

Ci sentiamo padroni del mondo,
affondiamo le lame nelle carni
di innocenti senza colpe
e divoriamo corpi smembrati.

Stolto animale umano,
tu che credi di essere al di sopra
di ogni essere che popola
un mondo da te massacrato,
tu che hai fatto della tua
prepotenza il viatico
che accompagna la tua
squallida esistenza,

hai rinchiuso adesso
la tua protervia
e la tua imbecillità
tra quattro mura
di paura ed ossessione,
perché è bastato
un soffio di vento,
un minuscolo pulviscolo
portatore di morte
a scardinare le tue certezze.

Vorrei immaginare
un mondo nuovo
alla fine del giro di giostra,
vorrei sognare bambini
che giocano e non scappano,
vorrei abbracciare donne
non più vittime di uomini,
vorrei gettare le braccia al collo
dei miei fratelli animali
per ringraziarli di rendere
più bella la nostra vita,

ma so già che passata la paura
ritorneranno le armi a sparare,
ritorneranno i bambini a morire
dilaniati dalle bombe o
affogati nelle acque del mare,
ritorneranno gli uomini
a massacrare le loro compagne,
ritorneranno i pezzi di cadaveri
sulle tavole imbandite.

 

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