Un diario trovato
copertina rosso sbiadito
pagine ingiallite rivelano
storia di una grande strage
un viaggio nella memoria
difficile da perdonare
immagini crude raccontano
in bianco e nero
campi interminabili
campi di terra grigia
baracche di legno
corpi ammassati
corpi nudi
corpi di uomini donne e bambini
echi di grida in lontananza
paura
gelo
ancora
fotogrammi incancellabili
ruotano nella testa
treni in arrivo
destinazione Auschwitz
meta sconosciuta
terra desolata
odo l'odore di quell'errore
odo il lamento della neve
scivolata sugli scarponi dei soldati
nel cielo
volano nuvole
macchiate di fumo nero
uscito dalle torri di cemento
poi
il suono crudo del silenzio
sibila nelle orecchie
orrore e follia
si intrecciano
in una danza
celere e macabra
e
noi tutti
siamo
ancora qui
in cerca di
compassione
coraggio
e
memoria