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Tremanti mani

Mani pallide, tremanti,
stringono rossastri brandelli.
I granelli,
di questa rotta clessidra;
sparsi in un desolato deserto.
Mani forti, saldamente,
stringono un cuore impavido.
Austera,
la Regina avanza,
in mezzo a bianca neve.
L'ha costruito dal nulla,
con le sue mani,
questo marmoreo Impero.
L'ha costruito dal nulla,
con dedizione e amore,
questo ghiacciato Impero.
Mani pallide, tremanti,
stringono i rimanenti brandelli.
Occhi tristi fissano la Regina.
Fredde le lacrime sul suo austero volto.
Silente il suo sordo dolore.
Anche nell'abbandono, regale lo spezzarsi del suo forte cuore.
La sua Dea l'ha lasciata indietro...
La Musa alla quale aveva dedicato ogni azione.
La fanciulla alla quale aveva donato ogni emozione.
Se ne è andata.
Ha abbandonato l'Impero per lei creato.
Mani pallide, tremanti,
offrono grondanti brandelli.
Mani insanguinate, rassegnate,
offrono quello che rimane,
al tempo che clemente ricomporrà questo spezzato cuore.

 

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