Ho preso la tenerezza
dalle palpebre di un bimbo
accarezzate dal sonno,
ho preso la purezza
dai suoi occhi
incantati,
ho imparato l'umiltà
venerando l'immensità degli oceani,
dalle cime incontaminate
dei monti
ho preso il senso
della mia fragilità,
ho imparato la preghiera
dalle mani giunte
a raccogliere e custodire
una lacrima,
ho preso
la magia delle parole
dal respiro solitario e lento
dell'anima,
ho preso il senso
dell'essere uomo
dalle mie paure,
dalle mie fragilità
di minuscola cellula
smarrita nel mare
della creazione,
ho preso lacrime
sincere
dallo smarrimento del cuore
al cospetto del dolore,
ho imparato la felicità
dal primo raggio di sole
puntuale ogni mattino,
e dalle stelle
sempre splendenti
agli occhi avidi
d'infinito.