In mezzo a novembre
sotto un sole cocente
che proietta le ombre
al di sotto del faggio.
Rimandami maggio
valletto della vita
unico vero paggio
di un'estate bruciata.
Leggevamo di eroi
di amori e battaglie
l'erba sapeva di noi
al di sotto del tronco,
e persuasi financo
le braccia stringemmo
e fianco per fianco
un bacio scambiammo.
E po' giunse la sera
dopo quel magico dì
in cui io fui sincera
gustando il mio amore,
grazioso e di cuore,
io non differisco
da egli che muore
il mio corpo ormai è fresco.
Una forte tempesta
ora muove la nostra
passione osata e nascosta
ed'è come un forno
non c'è via di ritorno,
ma ci strappiamo un sorriso
ché seppur sia l'inferno
sei il mio paradiso.