Arriva da una brezza lenta
dall'alto sul volto con rinnovata saggezza
le ali sentenzianti di un corvo
o la morte che ti accarezza.
Su quali lineamenti si trasfigura
l'innesto simbolico del suo volto
da un regime di paura
uno stridio assolto
che non perdura ma si perde
nell'eco di una canzone del sole
dipinta tra gli incavi delle tue dita.
Una morte e forse un corvo
hai visto la mia vita da lontano
nel tempo e senza tempo
profano di un dio che non possiede ebbrezza
Orfano della schiarita visione
che ritorna con saggezza scura
la brezza della realtà sul tuo volto
dal regime di paura.
Dio, respirando la sua aria soltanto,
sconvolto.