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A Serafina

Serafina ogni giorno manchi immensamente.

Mani intrise d'amore consolano donano calore.
Il piccino confuso attende benevole cure
indugia d'essere mondo, brandello in vita
unico riparo pudibondo. Sei anni appena,
turbato in bella nudità seppur in nido sicuro,
gentil sorella emana difesa amore rispetto.

Tanto freddo sabato mattina un dì invernale,
in piedi tremante in bacinella d'acqua fumosa
attende fiducioso sue rosee mani scorrere leggere
su esile corpicino, renderlo puro come bianco giglio
purificato dopo notte gelida di biancastra brina,
l'abbracciava forte forte per paura di cader giù.

Il suo viso emanava un sorriso angelico
complici d'un intimo compiacente evento sol loro,
gl'occhi luminosi come cielo di notte costellata
infondono una carica benigna sensazione di pace,
i lunghi capelli di seta sul piccolo avvolgono di piacere
amore puro quel tempo intimo, nulla più bello intorno.

Avverrà di buon'ora il mio tempo: Signore Iddio ti prego riabbracciami a Lei.

Serafina ogni giorno manchi immensamente.

 

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1 commenti:

  • Michelangelo Cervellera il 23/10/2024 18:20
    un legame profondo, quello tra una sorella e suo fratello, trasmette emozione, tenerezza e di profonda nostalgia.

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