Nel tepore del sole che declina,
la spiaggia si schiude silenziosa,
cullata da un'onda sonnolenta.
Il mare, d'un cristallo terso e quieto,
riflette il cielo d'un azzurro sottile,
mentre un pigro gabbiano
aleggia lieve, alto nel vento.
Sulla battigia, impronte sfumate,
conchiglie vuote e piccoli tesori
fatui ricordi di un'estate ormai finita.
Nell'aria, un velo di malinconia,
un sentore di fine che s'avvicina,
ma anche un'insolita dolcezza.
Lontano, un veliero bianco,
naviga verso ignoti lidi,
recando seco un sogno stanco,
di speranze già finite.
Un uomo siede sulla spiaggia,
contemplando la natura intorno,
E mentre l'anima sua s'apre e rinnova,
il sole, all'orizzonte,
tinge di rosa le nuvole del cielo.
Ma ormai la brezza si fa più fresca
e l'uomo s'alza e lento s'incammina,
lasciando silenziosa la spiaggia
di quel dì di fine estate.