Assopita effigie
serbo innanzi gli occhi.
Prospero d’ orgoglio
derido d’ uno straccio d’ uomo
il fato spoglio,
ove egli devolse amore
e sventato dell’ auspicio,
vide inaridirne il fiore.
Sfondo,
di un riarso colore rosso
profondo,
quanto la menzogna:
donna schernisce vergogna.
Lancinante di dolore
il volto del soldato.
I suoi occhi, dilaniati dall’ algore.
Svagato che sono
è uno specchio tal sozzura!