Segni le ore del mio tempo
orologio spietato che mai si arrende,
io fingo indifferenza
ma so che conti la mia esistenza.
Vivo, imbroglio e sbaglio,
passo ore a tenerne il conto,
i numeri si susseguono e si confondono,
ma il tempo che passa
è limpido e sicuro
senza errori che lascino spazi vuoti,
senza timori che uccidano cuori scossi.
Le lancette dei miei passi
mai si fermano
anche se i miei pensieri spesso tremano,
e non c’è tempo per aver paura
perché il tempo fugge
come è nella sua natura.
Non ho poteri per fermare la sua corsa
e mi perdo nel conteggio alla rovescia.
settembre 2007