Donna,
screziata rosa di primavera,
ultima illusione di un tempo ormai passato.
Come mi è dolce sognare sulle tue labbra socchiuse,
come mi è caro morire per quel tuo gesto di vanitosa consuetudine.
Non lasciare che il tempo consumi la tua anima selvaggia
con le follie del suo inesorabile fluire
e rapiscimi per sempre nel languido incrociarsi
di uno sguardo d'amore.