Ho dipinto nelle tele più nascoste
Un'immagine fantastica, stupenda
Mi ero fermato lì a contemplarla
Senza aver il coraggio di sfiorarla
Neanche con la punta delle mie dita.
L'avevo vista crescere, dentro di me.
Avevo notato come, pian piano, essa
Diventasse più bella, più attraente
Ai miei occhi profani che la guardavano
A distanza, senza volerla avvicinare
Ma ho trovato il coraggio, alla fine.
Ho fatto ciò che andava fatto, l'ho presa
Tra le mie mani, avvicinandola a me
Senza però volerla sfiorare dapprima
Per non violarne la salda perfezione.
Ma poi, quando, pian piano, l'ho messa
Alla giusta distanza, davanti agli occhi
Quegli occhi prima impauriti dalla bellezza
L'ho vista incrinarsi, abbandonare la luce
Abbandonare, lentamente, la perfezione.
Ed ora non la voglio! Voglio cancellarla!
Ma, purtroppo, è così difficile per me.
Così tanto tempo a guardarla e, ora,
Ho la malinconia a non starle vicino
Anche solo per un giorno o peggio due.
Voglio distruggerla, voglio farla dissolvere
Ma non ci riesco, e distruggo ancora me.
Se non posso distruggerla ancora, la allontano.
Si, farò così, sarà la giusta soluzione per me.
Ma... Domani... Sarò di nuovo lì. A guardare.