Ieri ho aperto le braccia,
in questa stanza ormai vuota,
celando la mia triste faccia,
pensando a una change remota.
Quando ho disteso i miei arti
a nord, ad est e nell’opposta direzione,
speravo quel dì di abbracciarti,
senza pensare ad una delusione.
Ma tu eri già andato lontano,
senza mete e senza ritorni
lasciando ogni metro, nel piano,
ritagli di notti e di giorni.
Rivolto al tuo candido lido,
speravi di giungervi puro :
indietro lasciavi il mio grido
per vivere solo il futuro.
Ma presto mi avresti incontrata,
senza dolore e vestita di noia,
come un’ombra colpita e sfasciata
da antichi rimorsi di gioia.
Non vendere altro veleno
a stupidi amori che sprecano il male,
sul volto, nel cuore, sul corpo e nel seno
rivive una storia di vecchia morale.