Naufrago su quest’ isola
Alla deriva dell’ultimo mondo
Concedo me stesso a tre sogni
Di memoria uno è andato
In solitudine un altro e tornato
Di vita vera, dionisiaca, l’ultimo vibra d’intenso fuoco
Pagano è l’ultima fiamma
Riarsa al presente per dominare la debolezza:
Che non sia mai umile te ne prego
Che fuggano via le parole di circostanza
Che tutto splenda e risorga sulle rovine del dio fantoccio
E niente più grazia o peccato, né genuflessioni a inutili altari.
(Solstizio d'estate, 1999)