Rumori di rotaie
tormentate da vagoni,
nella notte,
il pensiero torna a Te,
fratello caro.
Perduto troppo presto.
Quell’ultimo treno
non lo presi.
Quell’ ultimo gesto
di affetto,
di amore,
in vita, lo persi.
Non percorreremo più strade polverose
di terra.
Sconforto
rimpianto,
tristezza,
se non fosse per il Tuo scritto,
l’ ultimo vagone,
amore,
amicizia,
natura.
Tu partivi ma a me indicavi la via.
Sarò in grado di seguirla?
Non sarò capace di calpestare i Tuoi passi
terreni
con eguale dignità.
Conscio infine che mi riporteranno da Te.