Vola radente
fra tetti e camini
sulla sua scopa fetente
spaventa i bambini
col nero cappello
di logora pezza
e un vecchio mantello
che sbandiera alla brezza
vola, poi ghigna
e sapendosi orrenda
da megera maligna
urla tremenda
sono sgomenti
nelle case i piccini
battono i denti
sotto ai cuscini
Dopo il volo serale
la vecchia appagata
nell’antro usuale
rientra angustiata
perché tolto il cappello,
messa giù la ramazza,
posato il mantello
non sembra più pazza
è una vecchia signora
da tempo eremita
che a maglia lavora
pensando alla vita
non ha avuto infanti
cugini, nipoti
soltanto ma tanti
giorni assai vuoti
Nulla può fare
magia nera e corvina
per trasformare
la strega in nonnina
Basterebbe un sorriso
o qualche gesto garbato
per far sì che il suo viso
sia trasformato!