Attratta, al risveglio, da note mistiche e sconosciute,
Condussi piccole vele galleggianti in una tazza,
Approdando sul bordo porcellanato bianco
E scivolai in Divine e Fiduciose incognite,
Con l’innegabile paura dell’onda perfetta..
Grandi e candide vele troneggiavano fiere,
Le mie nude estremità
Toccarono levigato e liscio legno
E musica penetrò audace e regale la mia essenza...
Ora Lunghe e perfette dita intrecciano le mie...
E rosso vecchio sole illumina profili
E dolce vento ne carezza i capelli...
Vibrano Le mie sottili corde
Al tuo leggero tocco,
Sono strumento docile nelle tue mani,.
Assorbo le tue parole i tuoi sospiri
E sento l’estasi di questi accordi,
Di queste note…
Poi Il vento si alza...
Sorridi
e il tuo lampo penetra il mio spirito!!!
Il tuo sguardo nel mio, tacito accordo!
Sfida ad un mare immenso, profondo, sconosciuto...
E alla sua onda perfetta …
Controcorrente!!!