Il bambino del quinto piano è nato.
Mi dicono sia maschio.
Sua madre è bruna, me la ricordo appena sposata,
Quando è venuta a vivere qui.
Può dirmi qualcosa un nastro azzurro alla porta
Come di un anello tra la vita e la terra,
Il sole nella casa nascosta all’universo
La distanza tra una mano e l’altra nel tentativo di sfiorarsi.
Mentre sono come si può stare nel secondo che viene subito dopo,
(l’aria impacciata di chi si muove a scatti brevi),
Si fa un giorno pieno di foglie sul selciato.
Dentro il sangue una promessa di umido e giallo d’erba
E nella testa il bisogno di un angolo buio,
Per vedere ancora una volta tra i giochi d’ombra e le foglie
Il lampo d’un colpo di fucile.