x Umberto: l'immagine è quella della speranza che non trova sbocchi, dei sogni che ringono tali perchè non trovano opportunità.. grazie dei tuoi commenti. A rileggerci. Dia
Non mi torna la prima strofa, l'immagine è potente ma non riesco a trovare il significato.
C'è chi ha e piange di non poter avere di più e chi non ha e non osa nemmeno chiedere.
saluti
Stupenda... perdere ogni fiducia... e non trovar un modo per farsi sentire o vedere da chi mangia... mangia tutto e tutti... e chi banchetta è sempre più grasso e ingordo... mentre le bambole che non osano perdono ogni appiglio... e cadono... Bellissima!
Il senso con cui l'avevo concepita era esistenzialista.. come l'ha intesa Laura.. ma sono rimasta affascinata dall'altra interpretazione che ne è stata data da Flavia..
Persone che, per noi, sono come bambole, fantocci, con cui giocare, chiedono spesso il nostro aiuto, urlano ai ricchi la loro fame, ai capi la loro povertà, a noi la loro sofferenza... E noi?? "siamo sordi, anime cieche che, stufe di giocare, buttano via quel pupazzo e continuano a mangiare", pronti, poi, a comprare una nuova bambola...
Realistico e terribile messaggio, Diana, che hai saputo esprimere con rara originalità...
questa poesia è splendida..
i termini usati per descrivere il senso di disagio, particolarmente toccanti..
inadeguatezza, non riconoscersi negli schemi... e soffrirne.. tra l'indifferenza generale...
bellissima.. complimenti.
Ciao L
Prima di lasciarti un commento ho voluto leggere altre tue poesie e quello che ho riscontrato era cio' che pensavo, tu cara Diana hai una grandissimo dono.. quello che hanno
i poeti, cioè di saper sintetizzare senza banalizzare i propri sentimenti le proprie emozioni ed impacchettare una breve poesia regalando piccole emozioni anche a chi di poesia non vive... continua così ... ciao Tony
bella! la chiusa su tutto! quel "continua a mangiare" è d'estremo impatto e profondità! Volendo sdrammatizzare un po' (ma poi mica tanto) mi viene in mente la strofa di una canzone di Marco Armani [...] Poi si mangia, e non si è giovani già più. Cosa fai, resti a tu per tu, con i tuoi bucatini e la lepre in salmì [..]