Io morirò.
E le mie parole?
Quelle, forse, rimarranno
o, forse, moriranno con me
o subito dopo, o mai.
Io non so
nè posso sapere
se ho trafitto cuori
o se ho fatto versare lacrime
ma ogni mia parola è un messaggio
di me al mondo,
di me a me stesso
(soprattutto),
che vola nell'etere
cercando un suo luogo
dove depositarsi
per magari fiorire
e un giorno dare frutti
per dissetare cuori
che si chiederanno
(forse inutilmente)
da dove arrivarono i primi semi
di questa selvatica pianta.