Avverto il riecheggiar di un boato
è l'urlo di un uomo straziato
che in preda al suo abbattimento
finisce per sospirar a stento.
In preda alla sua follia
ricorda quella notte di pazzia
in cui i sogni s'infranser tanto
da dar spazio solo al rimpianto.
Avverto il fruscio di una foglia
è un albero che si spoglia
è il susseguirsi di un’infinita perdizione
che finisce in un sospiro di rassegnazione.
E ancora quell’urlo che va e che viene
ora è il tuono di due catene
che di quella tempesta furon il seme
per quel lamento metter a tacere.