Vedo il cono delle mani
grigie e bianche
ferme in posa
cerco il freddo che rimane
dentro il marmo che riposa.
Possa io trovar giacigli
solitari ed osservare
l'uomo che passa
la gomma che slitta
fuori dal mio percepire.
Nana vincente
tu cambi le sponde
io fiero attendo
l'amico che fonde.