Passi frenetici lucidano le pietre della via,
i clacson urlano: sbrigati cretino, che ho fretta!
La luce convulsa del giorno
è divorata dalle gioiose grida di feste notturne.
Tacchi alti, vestiti alla moda,
auto luccicanti, cuori in vendita.
Oggi, domani, sempre...
... anche allora...
Con le spalle curve,
inerti sotto un pesante macigno di vuoto,
mi appoggio ad un freddo muro
ormai dimentico dei lontani raggi del sole.
Osservo, ma tutto mi passa attraverso.
Come un mendicante,
vestito di stracciati ricordi pieni di toppe,
allungo una mano e farfuglio:
" Per favore, fate l'elemosina...
Per favore, mettete un soldino d'amore
nel mio cappello pieno di solitudine..."