Parte piano
quatta quatta
con il passo leggero
d’una gatta.
Quasi non la senti
ti sale piano
strisciante come mille dementi.
È una poesia.
Un miracolo d’entropia.
L’equilibrio di tenere
mezzo universo un amico
e un bicchiere
su un unico dito
e farli danzare
fino a mattino
fino a infinito.
Si specchia gagliarda
Nel seno di ogni ragazza
Sia bella, brutta
Sana di mente o pazza.
Rimbalza sul volto
del tuo migliore amico
con cui parli di pornografia
e di dio:
“non esiste ti dico!”
Poi va via, la stronza
come onda di mare.
Toccherà chissà quanto aspettare
per vederla tornare
Così
Così bella, così pura
come goccia di paura.
Già mi manca.