Natale 2007
Grigie parole di terra
non sanno raccontare
la mia disperata attesa
fumo di rami potati
come spoglie di muta estiva
nebbia pesante e ossessiva
muri fradici di muffa
e di troppi ricordi.
Ineffabile terra del mio dolore
sonnolenta laguna
acquitrinosa valle
zolla povera ma ostinata
vino di sabbie scure
testimoni colpevoli
della metamorfosi notturna.
Tra le volte del fondaco antico
la crisalide diverrà farfalla
e la farfalla impazzirà
incapace di posarsi
senza svegliare in ogni angolo
falangi bellicose di ricordi.
Ostinati infantili rimpianti
spaccano i ciottoli neri
sotto occhi acquosi di luna
silenziose violenze di corpi
consumano le ultime verginità
in attesa di un nuovo Messia.
Sciolgo la mia identità
negli amori che ho perso per strada
nelle utopie che ho violentato
nei piaceri che ho rubato
nelle promesse che ho tradito
e resto da solo in attesa
di un nuovo Natale.