Attorcigliato lungo le pendici di
Monte Castello
Variopinto e contadino
Sonnolento e schivo
S'inerpica per viuzze lambite a stento dal sole
Mani callose hanno arato e seminato
questa valle- per secoli -
ed il sudore resta nei volti degli ultimi anziani
scavati di rughe e di pianti
La vita interminabile ripetuta e dolorosa
dei bifolchi senza storia
gocciola alla fonte
si beve dentro il vino
s'affumica nei camini
s'impicca nelle chiese
I giovani
Perduta la storia
Hanno smarrito il senso della vita
A lungo vagano
Tra chimere effimere
E vaghe speranze