ok grazie per la precisazione, quelle erano miei spunti personali, non sempre esatti, come tu ben saprai la lettura di un testo di poesia dipende anche dallo stato d'animo del lettore in quel determinato momento. Continua a scrivere, c'è tutto un mondo dietro che ci sta aspettando...
Ciao Maurizio, grazie per il commento alla poesia, ho letto altri tuoi commenti e li ho trovati particolarmente acuti, complimenti sinceri..
Ti scrivo comunque per sottolineare un passaggio della poesia forse non tanto chiaro.
Nel comporre ho utilizzato le parole pianto e lacrima per evidenziare, pur nella similarità semantica che le accomuna, una lieve ma determinante differenza, centrale rispetto al senso della poesia.
Nel passaggio dalla parola pianto a lacrime infatti vi è il mutamento della percezione dell'emozione provata, la quale si trasforma, per un meccanismo di difesa, in un oggetto esterno (non più pianto emotivo interno bensì "lacrima" in quanto oggetto, legato quindi alle leggi mondo fisico esterno (si soglie e si "versa" cade..).
Spero di essere stato chiaro e di aver aggiunto una chiave di lettura ulteriore alla poesia,
ti saluto e a presto, Luca.