Un filo d'erba e una campana
il resto è un contorno poco digeribile
chiedo solo una rosa per assicurarmi
che tu non abbia esaurito le spine
Ricordo i giochi tra i mattoni
le dita che assaporavano i contorni
le gocce che raccoglievamo a quattro mani
per dissetarci
e tu che doppiandoti mi rendevi dolce
il nettare dell'oleandro e mi sfamavi con le siepi
Conserva quella parte di orecchio ancora disinteressata
e preparala al prossimo inverno
quando accudirò i bambini del mio giardino
puntando l'ingordigia del tuo sguardo nascosto...