poesie » Poesie dedicate a lavori e mestieri » I mestieri
I mestieri
È notte fonda,
i tuoi occhi sono ancora gonfi di sonno,
ti alzi senza fare rumore
e piano scendi le scale di casa per andare in negozio,
il freddo sfregia il tuo viso
e dentro i tuoi bianchi calzoncini corti
sgambetti velocemente lungo la strada.
Con fatica pieghi la schiena dolorante e alzi la serranda
attento a non svegliare i Morfeici vicini.
Intanto lentamente il fumo
e l’antico odore della legna bruciata
si diffonde per tutto il carruggio
portando alla memoria ricordi lontani d’infanzia.
Alzi il telo scoprendo una distesa di pani a forma di treccia,
a triangolo, filoni, banane, carré, milioni di semi di sesamo
sparsi ovunque come in un campo a semina fatta
il tutto è pronto per nascere
come le fenici dalle magia delle ceneri.
Con la delicatezza di un padre amoroso delle sue creature
abbracci con la pala ogni singolo pezzo,
per adagiarlo nella bocca infernale.
Riposto in un angolo sopra una mensola
una palla di pasta attende di essere massaggiata
per una antica ricetta,
affondi gli esperti organi tattili nel molle impasto
stropicci, strizzi, rigiri e sbatti la pasta sul tavolaccio,
un ultimo volo per aria prima di spianarla.
Ecco! Fatto! Ora si trova spiaccicata dentro la teglia unta
del nettare di Taggia e come con in un sadico gioco
ti diverti a punzecchiarla.
Scorre il tempo veloce
I primi clienti si affacciato attirati da quell’ intensa fragranza
che fuoriesce lungo i vicoli.
Pare che tutta Genova
come avvolta in una bruma si inzuppi di quell’ aroma.
Di fronte intanto
le prime verdure fresche vengon riposte nelle cassette
un’ orchestra di svariati ciuffi verdastri
compongono una sinfonia di foglie croccanti,
appositamente bagnate per esaltarne la loro freschezza
ed aumentarne la pesa.
Sulla destra allineate come soldati
serrano i ranghi le mele,
gialle, rosse, verdi, sfumate di rosa
lucide come appena incerate,
alcune vestite di carta spiccano tra le altre.
Zucchine come turgidi membri
emergono coi i loro addobbi floreali
ottimi fritti o saltati in padella,
grosse mammelle violacee
si spatacchiano nella cassetta
mentre più in basso
le patate con i loro peduncoli
fanno capolino dal sacco
un timido grigio topino disturbato
dal passo di un grassa signora
fugge tra cipolle e pomi di tutte le forme e misure.
L’ortolano attento alla pesa
attrae clienti con urla incitanti
mentre le consumate massaie
con occhi esperti scrutano il prezzo migliore.
Tutto comincia, un nuovo giorno ha inizio.
12
un altro testo di questo autore un'altro testo casuale
0 recensioni:
- Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
Effettua il login o registrati
- ringrazio tutti per le belle, troppo buoni!!!
- mi piace tanto "Con fatica pieghi la schiena dolorante e alzi la serranda
attento a non svegliare i Morfeici vicini. "
bella davvero tutta la poesia
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0